La tua giustizia non è la mia – dialogo fra due magistrati in perenne disaccordo

Casa Editrice Longanesi

2016

Grazie alla loro lunga esperienza nelle aule dei tribunali, Gherardo Colombo e Piercamillo Davigo, due tra i più noti magistrati del pool di Mani Pulite, dialogano sul tema scottante della giustizia italiana. In un dibattito serrato e sincero, a tratti polemico, i due avanzano suggerimenti e proposte di riforma, talvolta diametralmente opposti.Lontani da ogni astrattismo, Colombo e Davigo  si confrontano sui vari aspetti della giustizia, rispondendo a interrogativi che hanno ispirato pensatori come Aristotele e Kant, Sant’Agostino e Foucault e che, tuttavia, continuano a essere attualissimi. È la giustizia, infatti, che traccia i confini della nostra libertà. È la giustizia che indica il grado di civiltà di uno Stato e la cultura diffusa che permea le sue istituzioni. Ma quand’è che una legge può dirsi davvero «giusta»? Basta minacciare una pena per dissuadere il ladro o il truffatore dal commettere un reato? Il carcere è l’unica soluzione? È dunque più efficace educare o punire? Quanto è diffusa la corruzione in Italia, e come mai, nonostante la stagione di Mani Pulite e le tante inchieste che hanno svelato l’intreccio perverso tra politica e affari, non accenna a diminuire? La macchina burocratica e amministrativa è essa stessa un ostacolo alla giustizia?

 

“A mio parere il carcere, così come lo intendiamo e lo applichiamo, invece di essere una misura utile è dannosa” – Gherardo Colombo

“Se perdoni sempre tutti, i cittadini non avranno mai senso di responsabilità, che passa anche attraverso la sottoposizione di una persona alle conseguenze delle sue azioni” – Piercamillo Davigo