Sulle regole

Editore Feltrinelli

anno 2008

Pagine: 156

Gherardo Colombo consegna a questo libro la sua riflessione sulla cultura della giustizia e sul senso profondo delle regole. Senza rispetto delle regole, infatti, non potremmo vivere in società. Ma senza una discussione pubblica sulle ragioni delle regole, la vita in società non saprebbe proiettarsi verso il futuro, né riuscirebbe a immaginare forme migliori di convivenza. E’ per questo che la discussione sulle regole coinvolge anche i modelli di società a cui le regole si ispirano. Modelli verticali, basati sulla gerarchia e la competizione. E modelli orizzontali, più rispettosi della persona e orientati al riconoscimento dell’altro. Una strada, quest’ultima, tracciata proprio sessant’anni fa dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dalla Costituzione italiana. (dalla quarta di copertina)

Ho lasciato la magistratura dopo oltre trentatré anni, dopo aver fatto prima il giudice, poi il pubblico ministero, poi il giudice. Mi sono dimesso perché indagine dopo indagine, processo dopo processo, sentenza dopo sentenza, mi sono convinto che mi sarebbe stato impossibile – da quel momento – contribuire a rendere l’amministrazione della giustizia meno peggio di quel che è. Progressivamente mi sono convinto che, perché la giustizia cambi, sarebbe utile piuttosto intensificare quel che già cercavo di fare nei momenti lasciati liberi dalla professione: girare per le scuole, università, parrocchie, circoli e in qualunque altro posto mi invitassero a dialogare sul tema delle regole. La giustizia non può funzionare se il rapporto tra i cittadini e le regole è malato, sofferto, segnato dall’incomunicabilità.

Non può funzionare l’amministrazione della giustizia, quel complesso che coinvolge i giudici, i tribunali, le corti, gli avvocati, i pubblici ministeri, le prigioni, le persone sul cui destino tutto ciò incide il più delle volte pesantemente. E non può funzionare la giustizia intesa come punto di riferimento, come base dei rapporti tra gli abitanti del mondo, dispensatrice, prima ancora che verificatrice, di quel che spetta e quel che è tabù, delle possibilità e dei carichi, degli ordini e dei divieti, delle limitazioni e della libertà.

La giustizia non può funzionare se i cittadini non comprendono il perché delle regole. Se non lo comprendono tendono a eludere le norme, quando le vedono faticose, e a violarle, quando non rispondono alla loro volontà.

Perché la giustizia funzioni è necessario che cambi questo rapporto.

Mi sono dimesso per portare il mio granellino di sabbia sulla strada del cambiamento. Queste pagine sono una parte di quel granellino. (La prima pagina)

 

“Ho scritto questo libro cercando di renderlo subito comprensibile ai ragazzi”

Disponibile anche in edizione economica:

Editore: Feltrinelli

2010

pagine 260

 

 

 

E’ inoltre disponibile una Edizione per le scuole curata da Enrico Galimberti per Loescher Editore:

Editore: Loescher

2010

pagine 208

a cura di Enrico Galimberti

L’edizione scolastica di Sulle regole presenta il testo in forma integrale, conforme all’edizione Feltrinelli. Oltre a utili note esplicative e riferimenti al testo della Costituzione italiana, propone materiali di introduzione e di sintesi, percorsi di lettura e di visione cinematografica sui temi dei diritti e della legalità, attività di comprensione, riflessione e scrittura creativa.