Il gruppo ha per obiettivo quello di sostenere e sviluppare progetti che favoriscano la relazione fra l’interno e l’esterno degli Istituti Penitenziari: incontri tra gli studenti e i detenuti, mediazione penale ecc.
I nostri soci sviluppano progetti in diverse parti di Italia, collaborando con il reparto La Nave di San Vittore (Milano), La Vela di Opera (Milano), e con la Pastorale Carceraria di Isernia.
Nel 2017 Sulleregole ha stipulato un accordo triennale con il PRAP della Lombardia per realizzare attività culturali e progettuali nelle strutture penitenziarie, nel quadro delle linee di indirizzo regionali.
Il responsabile del Gruppo Carcere è Luigi Pagano.
“Oltre i Confini” è un filmato-documentario che racconta le testimonianze e le riflessioni sul tema della giustizia nate all’interno dell’omonimo progetto portato avanti dal Gruppo Carcere dell’Associazione Sulleregole in collaborazione con il Liceo Scientifico Edith Stein di Gavirate e con il carcere di Bollate. A introdurre il percorso svolto dalla classe 5 C del Liceo Stein sono le considerazioni di Gherardo Colombo sui temi del bene e del male, dell’accoglienza del diverso, della componente sociale della pena e della “riparazione” daparte di chi ha sbagliato, temi sui quali sono portati a riflettere sia gli studenti che hanno compiuto il percorso sia tutti coloro che si avvicinano al progetto.
La parola “oltre” ci rimanda al superamento dei pregiudizi e dei luoghi comuni, a percorsi di conoscenza e di comprensione.
Le esperienze che i giovani hanno vissuto sono cominciate dai Cafè Philò e sono poi giunte alla riflessione sui diritti affermati dalla nostra Costituzione. Sono giunte anche alle parole della cittadinanza responsabile, concetti come: comunità educante, scelte inclusive, perdono difficile, società aperta. In questa iniziativa sono stati importantissimi i riferimenti al “Libro dell’incontro”, un testo che racconta, non senza sofferenza, la storia e le decisioni di alcuni protagonisti della lotta armata in Italia. Alcune persone sono le vittime, altre i responsabili. I pensieri di queste donne e di questi uomini ci portano all’esperienza della giustizia riparativa, nata sull’esempio del cammino voluto da Nelson Mandela: la Restorative Justice.
Ecco, come prima sintesi, alcune idee della Restorative Justice.
Il crimine è una violazione delle persone e delle relazioni interpersonali; le violazioni creano obblighi; l’obbligo principale è quello di rimediare ai torti commessi; perché la società sia più in pace è bene dare attenzione alle vittime e alle loro sofferenze; perché la società sia più sicura è bene curarsi di chi ha sbagliato.