Il perdono di Ian Gabriel

Sudafrica 2004

112 minuti

Tertius Coetzee (Arnold Vosloo) è un ex-poliziotto che arriva nel villaggio di pescatori di Paternoster, nella regione del Western Cape, per incontrare la famiglia Grootboom, accompagnato dal parroco. L’accoglienza che trova è carica di ostilità: i ragazzi Sannie (Quanita Adams) e Ernest (Christo Davids) non vogliono saperne di stringere la mano all’assassino del fratello, anche se ha avuto l’amnistia da parte della Commissione, né più comprensivi appaiono i genitori, il fiero Hendrik (Zane Meas) e la silenziosa Magda (Denise Newman). Rassegnato, Tertius fa per lasciare il villaggio, ma Sannie lo trattiene con un pretesto, richiamando in paese i tre compagni di militanza del fratello, perché ne vendichino la memoria.

Il film forse è un po’ lungo, ricco di silenzi, ma interessantissimo nel cogliere i risvolti psicologici e nell’evidenziare che, dopo ogni scelta, pur coraggiosa, come quella del perdono politico, avvenuta in Sudafrica, conta l’applicazione concreta nella quotidianità, dall’una dall’altra parte.

E il lavoro sull’empatia, la scelta di guardarsi negli occhi, al di là dei pregiudizi, è l’unica scelta di un profondo cambiamento.

(recensione del socio Alberto Terzi)